29 novembre 2007

Totti:"Niente Europeo,ma se ci fosse bisogno..."


"Certo, se per qualche infortunio o per qualche emergenza ci fosse bisogno...". Francesco Totti ribadisce il suo no alla Nazionale, che non vuole "rubare" il posto a nessuno degli attuali titolari. Ma anche che in caso di infortuni lui sarebbe pronto. "È giusto che vadano i 22 o 24 che sono riusciti a conquistare la qualificazione. Se andassi io, porterei via il posto a qualcuno e non sarebbe giusto" dice il capitano giallorosso del numero di dicembre di 'GQ' da domani in edicola. Ma perchè Totti non vuole tornare in azzurro per giocare gli Europei? "Mica lo dico solo io, l'ha detto pure il ct. Me l'hanno riferito. Mi hanno detto: A Francè, Donadoni non te vole più". In passato molti i campioni ripescati all'ultimo per una competizione importante: uno ad esempio fu Beckham ai Mondiali del 2002. "Certo, e mi ricordo pure di Zidane. A me personalmente dispiace, ma...". E se Donadoni ci ripensasse? "Beh, se dovesse capitare..". Tra pochi giorni France Football ufficializzerà il Pallone d'oro a Kakà. Ma Totti non è d'accordo con questa decisione. Lui l'avrebbe dato a Lionel Messi. "Ha 20 anni e in campo sembra che ne abbia 30? È decisivo con l'Argentina, in campo europeo e in Spagna. Fa impressione. Io l'avrei assegnato a lui, perchè la qualità va tarata anche sull'età". Supercannoniere della Roma Totti di gol ne ha segnati tanti, per il più bello resta quello di Genova con la Samp dell'anno scorso. "Quello è davvero particolare: gesto tecnico, coordinazione, forza". Al secondo posto anche il pallonetto a Julio Cesar di due anni fa a Milano contro l'Inter. Da Totti arriva poi una stoccata agli intellettuali ("quando il momento è positivo, sono tutti lì a ronzare attorno. Quando è negativo t'attaccano senza neanche guardarti in faccia. Poi però sono i primi a chiedere i biglietti gratis"). Da sempre si sente "giallorosso dentro" e ripete che "è una scelta di cuore", ma rivela che a seguito di "incomprensioni con allenatori e dirigenti, e c'è stato il momento in cui mi sono detto: me ne vado. Gli screzi più pesanti l'ho avuti con l'allenatore Carlos Bianchi, una decina d'anni fa".

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