1 novembre 2007

Rassegna Stampa La Repubblica La Roma si riprende il derby


ROMA - Una vittoria nel derby che mancava da parecchio e che permette alla Roma di restare nella scia dell'Inter capolista. La stracittadina dell'Olimpico premia per 3-2 i giallorossi privi di Totti, al termine di una bella sfida con la Lazio di Delio Rossi, che come cantano i suoi tifosi non molla mai, anche quando sembra sul punto di crollare. A decidere, dopo il vantaggio di Rocchi, le reti di Vucinic e Mancini, che permettono alla Roma di ribaltare il risultato prima dell'intervallo. Nella ripresa, dopo il 3-1 di Perrotta, è una magia di Ledesma a riaccedere la gara, che però avrà altre emozioni ma nessun ulteriore colpo di scena.
Non c'è Totti nella Roma di Spalletti, priva anche di Aquilani e Taddei: c'è allora Vucinic nel ruolo di attaccante, supportato dal tridente basso con Mancini, Perrotta e Tonetto. Cassetti scala nei quattro di difesa, dove c'è Panucci e non Cicinho, De Rossi e Pizarro formano la coppia di mediani.
Meglio i biancocelesti in avvio di partita, pericolosi subito con Rocchi e non del tutto convinti della regolarità del contatto in area giallorossa tra Cassetti e De Silvestri. Al 12' arriva il vantaggio laziale: lancio lungo di Pandev, Mexes sbaglia l'anticipo, Rocchi scaglia un sinistro in diagonale tanto preciso da impedire a Doni il salvataggio.
La Roma non ci sta e alza il ritmo, trovando in Vucinic il solito protagonista, nel male quando al 16', tutto solo, spara su Ballotta, nel bene quando al 19' pareggia di piatto sinistro dopo aver dialogato di prima con Mancini. Il brasiliano va a segno al 42', quando conclude con profitto, a botta sicura, l'uno-due improvvisato con Mexes. Splendido Ballotta, al 9' della ripresa, nello smanacciare in corner un'inzuccata di Perrotta, che si rifà con gli interessi al 12', saltando l'estremo biancoceleste dopo una sponda spettacolare di Vucinic. Sul 3-1 per la Roma sembra finita, anche perché è ancora Ballotta al 13' a salvare su una folata di Tonetto. Un derby però non è mai morto e lo resuscita Ledesma al 24', con una punizione da manuale che fa volare a vuoto Doni.

Nessun commento: