14 novembre 2007

Mistero Totti: rischia altri 20 giorni di stop


ue edemi possono fare peggio di una frattura. E se ci si mette pure l'illice, ti saluto. A sentire quello che dicono tutti tranne Bruno Conti, l'unico per il quale «siamo di fronte ad una microfrattura», la diagnosi per il paziente Totti resta la stessa del 24 ottobre, il giorno dopo lo scontro con Liedson durante Roma- Sporting: «Trauma contusivo al collo del piede destro con qualche piccola complicazione».
È sul numero e la qualità delle complicazioni che si continua a dibattere. Fino a ieri, si imputava la persistenza del dolore ad un piccolo edema (aumento del liquido interstiziale) localizzato tra gli ossicini del piede, quindi difficilmente drenabile. Ieri, l'edema ha trovato compagnia. Ne è spuntato un altro (ma in realtà Totti lo ha sempre saputo) nel secondo dito del piede, detto in anatomia illice (o melluce). Per cui, due edemi significano ancora dolore. L'ultimo controllo, una risonanza magnetica domenica a Villa Stuart, ha evidenziato anche qualche piccolo acciacco ai legamenti, ma è il male minore. Il dolore resta per gli edemi. Da quando si è fatto male, il paziente Totti non ha fatto grandi progressi, anche se dal suo entourage assicurano che il quadro è «leggermente migliorato».
Quando tornerà il capitano? È qui che ci si divide. Qualcuno dice che sarà dura vederlo a Genova (il 24 novembre), ma a Kiev (il 27) ci sarà di sicuro. Qualcun altro, più pessimista, teme che ci vorranno altre tre settimane. Nel caso, il ritorno di Totti sarebbe un regalo di Natale anticipato. Facendo la media, si potrebbe individuare in Roma-Udinese di campionato (il 2 dicembre) la partita del rientro.
(Fonte Gazzetta Dello Sport)

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