3 dicembre 2007

Avanti Roma,con l Udinese finisce 2-1

Una Roma splendida, maestosa ma anche un po' troppo sciupona, si sbarazza della "pratica" Udinese, confermandosi al secondo posto in classfica alle spalle di un'Inter che continua a non perdere colpi (vittoria a Firenze per due a zero). Succede tutto nella prima frazione di gioco. I giallorossi cominciano alla grande e dopo appena dieci minuti di gara trovano il vantaggio con Juan, bravo a sfruttare al meglio un tiro cross dal limite di Giuly su assist di Pizarro da calcio d'angolo. La festa romanista, però, dura pochissimi secondi: il tempo di riprendere il gioco e l'ottimo apertura di D'Agostino trova Quagliarella al limite dell'area, l'ex sampdoriano stoppa bene la sfera e di destro fulmina Doni. Tutto da rifare, dunque, per la squadra di Spalletti che, tuttavia, non si perde d'animo. Anzi, dopo il pareggio dei friulani, riesce a far vedere il meglio di sé. Pizarro, del resto, è ispiratissimo. Giuly è una "scheggia impazzita" davanti alla difesa dell'Udinese. Mentre Taddei, nonostante il recente infortunio, appare tornato quello di sempre. E' proprio l'esterno brasiliano, infatti, a trovare il nuovo vantaggio della Roma, sfruttando al meglio un'incursione di Giuly e una sfortunata deviazione di Lukovic. Si va al riposo, dunque, tra gli applausi di un Olimpico soddisfatto, ma in versione ridotta per lo sciopero dei tifosi della Sud radunatisi al Circo Massimo
Il secondo tempo ricalca, per molti versi, quanto accaduto nei primi quarantacinque minuti. Di Natale e Quagliarella si muovono bene, ma la difesa giallorossa appare invalicabile. Così, la squadra di Spalletti ne approfitta per dimostrare a tutti, ancora una volta, come si fa gioco e come si possono sbagliare una miriade di occasioni da rete in una sola frazione. Vucinic e Mancini scaldano le mani ad Handanovic che si supera in almeno tre circostanze, impedendo agli avanti capitolini di trovare il sigillo personale. Poi, poco dopo la mezz'ora, la compagine di Marino perde la testa: Pinzi entra duro su Juan (un'autentica colonna) e riceve il rosso da Saccani, mentre Pepe, infuriato per la decisione del direttore di gara, si lascia andare a qualche offesa di troppo ed anche lui è costretto a raggiungere l'uscita prima dei compagni. A quel punto, con un'evidente superiorità numerica oltre che di gioco, il gol della sicurezza della Roma sembra inevitabile. La squadra di Spalletti, però, spreca ancora tanto. Troppo. E, al 36', rischia addirittura la beffa sugli sviluppi di un ottimo contropiede targato Di Natale-Floro Flores (splendida parata di Doni). Nel finale, continua il tiro al bersaglio alla porta friulana. Ma i tentativi di Vucinic (due volte) e Cicinho lasciano ancora a desiderare. Poco male, comunque, visto che da lì a breve arriva il triplice fischio. La Roma si conferma come unica antagonista dell'Inter e da mercoledì avrà anche un Totti in più...

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