30 gennaio 2008

I giallorossi vanno in semifinale di Coppa Italia con una prodezza di Mancini


ROMA (4-2-3-1): Curci (Doni dall'11' pt); Cicinho, Panucci, Cassetti, Tonetto; Aquilani, De Rossi; Taddei, Giuly (Pizarro dal 37' st), Mancini; Totti (Perrotta dal 24' st). (Antunes, Brighi, Esposito, Vucinic). All.: Spalletti.

SAMPDORIA (3-5-2): Mirante; Campagnaro , Sala 6 (Pieri dal 42' st), Lucchini (Gastaldello dal 15' st); Zenoni (Franceschini dal 24 st), Maggio, Volpi, Delvecchio, Ziegler; Bellucci, Bonazzoli. Castellazzi, Koman, Poli, Ferrari. All.: Mazzarri.

ARBITRO: Ayroldi di Molfetta

MARCATORE: Mancini al 16' st

NOTE: spettatori 25 mila circa. Ammoniti Aquilani, Tonetto e Franceschini. Angoli 10-8 per la Roma. Recuperi: 2' pt, 3' st.


ROMA – La Roma si qualifica in semifinale di Coppa Italia dopo aver battuto la Sampdoria con un gol di scarto siglato da Mancini. Bella realizzazione dell’esterno romanista che corona un’ottima partita di tutta la squadra, anche se gli ospiti hanno tenuto bene il campo ma sono stati poco incisivi sotto porta. Qualificazione che arriva anche dopo l’1-1 dell’andata a Genova.

Passando alle formazioni, Spalletti deve rinunciare in un sol colpo a tutti e quattro i centrali di ruolo. Mexes e Ferrari squalificati e Juan e Andreolli infortunati. Davanti alla porta di Curci (che dà il cambio a Doni nella coppa di Lega), il mister prova con una difesa formata da Cicinho a destra, Cassetti e Panucci centrali e Tonetto a sinistra. Centrocampo con De Rossi e Aquilani, con Giuly trequartista. Sulle fasce Taddei e Mancini con Totti unica punta.

Nella Samp ancora una volta niente Olimpico per Cassano. Non convocato per cautela dopo il match di campionato contro il Siena, dove si è riacutizzato il dolore alla schiena dovuto alla lombalgia. Ma molti non credono a questa versione e parlano di paura di ritorno all’Olimpico da parte del talento barese. Niente Roma neanche per Palombo e Sammarco (infortunati) e per Kalu e Montella, convalescenti ma tenuti a riposo precauzionale. Mazzarri schiera ancora Mirante in porta e per il resto è la stessa formazione dell’andata con Bellucci al posto di Cassano.

Il primo tempo è avaro di emozioni, con le squadre che non spingono sull’acceleratore, rimandando tutto alla ripresa. Da rilevare l’infortunio di Curci all’11’ sostituito tempestivamente da Doni. I primi venti minuti scorrono molto rapidamente evidenziando una fase di gioco molto spezzettata. Successivamente la Sampdoria cerca di essere più incisiva ma la Roma esce bene grazie alla classe dei suoi giocatori.
La prima vera occasione arriva al 33’ con il tiro da fuori area di Giuly deviato da Mirante; sulla ribattuta Panucci non arriva sul pallone.
Dopo i tentativi di tiro di Delvecchio e Aquilani il match si anima nel finale. Al 43’ colpo si testa di Bellucci che per poco non sorprende Doni. Risponde De Rossi che spara alto di poco sopra la traversa.

Nella ripresa è subito Samp. Prima Bonazzoli di testa manda incredibilmente la palla fuori a pochi centimetri dal palo. Qualche minuto dopo, da un calcio d’angolo la palla arriva a Campagnaro che solo davanti a Doni tira, ma Taddei salva miracolosamente sulla linea.
“Gol mangiato, gol subito”, regola non scritta che anche stavolta conferma la sua veridicità. Dopo un tentativo di Cicinho, qualche minuto dopo, Mancini in buona posizione entra si avvicina “uno contro uno” in area, dribbla alla sua maniera Sala e trafigge Mirante. Vantaggio della Roma con la prodezza del brasiliano. La Samp sembra subire il colpo e i giallorossi cominciano a dipanare il solito bel gioco, grazie anche a Totti che si fa vedere di più. Al 21’ Giuly si fa parare un tiro, dopo l’assist del capitano al francese. Al 23’ Zenoni lascia il posto a Franceschini, e per la Roma esce Totti, rimpiazzato da Perrotta. Spalletti lascia davanti Giuly con il calabrese a sostegno.
Al 27’ Perrotta si trova una buona palla in area e il suo tiro viene deviato. I blucerchiati si fanno vedere a corrente alternata. Ci prova Bellucci con un tiro al volo, ma gli ospiti non impensieriscono i giallorossi, che continuano a macinare gioco pur senza incidere come prima. In realtà la partita viene accompagnata dal piacevole palleggio romanista verso la fine senza regalare altre emozioni.
La Roma passa il turno e può preparare in tutta tranquillità la rincorsa all’Inter in campionato, e con i gol di Mancini (finalmente) può crederci di più.

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